Convivenza Arcade: Jocelyn Pulsar alle prese con la monotonia nell’amore
Cosa succede quando finalmente Super Mario riesce a salvare la principessa o a qualsiasi altro eroe dei videogiochi degli anni 80? È inutile negarlo, è la domanda che ci siamo posti quasi tutti ogni volta che ci giocavamo e i Jocelyn Pulsar ci hanno dato finalmente una risposta nel loro album, Convivenza Arcade, che prende il titolo proprio della traccia dedicata al famosissimo gioco arcade.
Un album dalle sonorità lente e con accordi non troppo accentuati perché sembra quasi essere un sussurro disilluso sulla realtà che ci circonda che spesso non è come ci aspettiamo che sia. A partire dalla prima traccia infatti, Convivenza Arcade, c’è una visione triste e monotona della vita di coppia, che i protagonisti siano parte di un gioco o della vita reale ha poca importanza, in cui la principessa dimentica cosa l’eroe ha dovuto affrontare per poterla salvare e viene presentata alla stregua di una donna vuota, come è diventato anche il loro rapporto che fluttua intorno alla convinzione dell’eroe che lei ritornerà indietro sempre.
Ma non mancano accenni romantici, come in Bella coppia e Domani mi sposo, disposti però sempre in una cornice malinconica, quasi a voler sempre ricordare che in ogni coppia subentra la noia, la routine e le discussioni a minare ciò che si è tentato di costruire negli anni. Ma le tracce più caratteristiche sono la seconda, L’indie senza il pubblico, in cui i Jocelyn Pulsar sottolineano come la loro musica non è disposta a perdere se stessa in modo da ottenere un più grande numero di fan, e la quarta, L’altro Baggio, nella quale i Jocelyn Pulsar si immedesimano in Eddy Baggio, fratello del più famoso Roberto Baggio, riuscendo a descrivere pienamente l’inquietudine dell’essere sempre gli eterni secondi.
Convivenza Arcade è dunque un album orecchiabile, forse un po’ troppo malinconico tanto da sentire il bisogno di qualche traccia più ritmata qua e là, ma che offre sicuramente molti spunti di riflessione.